Sorge sul versante ionico di una fascia montuosa di raccordo tra la Sila a nord e le Serre a sud, nel punto più stretto della Calabria in corrispondenza cioè, del golfo di Sant'Eufemia sulmare Tirreno e del golfo di Squillace sul mar Ionio.
Catanzaro, P. Matteotti
La città è prossima ( circa 10 km ) al litorale ionico ed alla via litoranea, ed è interessata anche da una trasversale (stradale e ferroviaria) di collegamento tra i due mari; si allunga su un rilievo delimitato dagli alvei profondamente incassati di due torrenti, il Fiumarella ed il Musofalo.
Catanzaro contava 22.378 abitanti nel 1861 e 32.005 ad inizio secolo. Da 45.400 abitanti nel 1936 è passata a 59.969 nel 1951, a 74.037 nel 1961 ed a 86.284 nel 1971. Lo sviluppo demografico è stato quindi molto intenso, contrariamente alla tendenza generale del territorio,nel quale non si ha un incremento, ma anzi si registra uno scarto notevole tra popolazione residente e popolazione presente dovuto alla forte emigrazione, anche stagionale.Nell'economia cittadina ha ancora un certo peso l'agricoltura ( commercializzazione e trasformazione dei prodotti del luogo: cereali, barbabietole da zucchero, ortaggi, frutta, olio, vino, oltre alle produzioni zootecniche e forestali ), mentre la struttura industriale è polverizzata in piccole aziende ed appare estremamente fragile. Il settore di maggiore spicco è quello edile e dei materiali per l'edilizia ( laterizi e cemento ).
Catanzaro, Piazza
Catanzaro poggia sul crinale di un colle alto e accidentato, ed è attraversata per tutta la sua lunghezza dal corso Mazzini, un'ampia via leggermente sinuosa sulla quale prospettano numerose costruzioni tardo ottocentesche. Fondata dai bizantini intorno al secolo IX, Catanzaro fu eretta a contea normanna e quindi da Federico II concessa in feudo ai Ruffo.
Finita in dote ( 1444 ) ad un ambizioso catalano di Sicilia, Antonio Centelles, che fomentava rivolte baronali contro i sovrani aragonesi, si liberò dai partigiani di costui e ciò le valse, da parte di Ferdinando I, la concessione di ampi privilegi destinati ad incrementare l'arte della seta, che aveva già una solida tradizione e per la quale la città divenne famosa in tutta Europa.
Catanzaro, Panoramica
Altri episodi da segnalare nella storia di Catanzaro sono la tenace resistenza opposta ai francesi del maresciallo Lautree nel 1528, l'occupazione napoleonica fortemente contrastata dai catanzaresi e, dopo il ritorno dei Borboni, l'elevazione della città a capitale della provincia Calabria Ulteriore I ed a sede della gran Corte Civile della Calabria, trasformata dopo l'unificazione del Regno, in Corte d'Appello.
Catanzaro, Municipio: affreschi di T. Bedini
Durante il Risorgimento, Catanzaro fu uno dei più attivi centri, nel Regno di Napoli, della carboneria. Nel 1971 la scelta di Catanzaro come capoluogo della Calabria e sede degli organismi regionali provocò un'acutissima contesa con Reggio Calabria, degenerata in episodi di aperta violenza. Per risolvere i contrasti il consiglio regionale calabrese decise di erigere Catanzaro a capoluogo e sede della Giunta, mentre Reggio Calabria venne destinata a sede dell'assemblea regionale.